A CYBERFEMINIST MANIFESTO FOR THE 21ST CENTURY

MANIFESTO CYBERFEMMINISTA PER IL 21ESIMO SECOLO

MANIFESTO CYBERFEMMINISTA PER IL 21ESIMO SECOLO

FOTO SOPRA

https://vnsmatrix.net/projects/the-cyberfeminist-manifesto-for-the-21st-century


“Siamo la moderna fica
positiva anti ragione
sconfinata scatenata implacabile
vediamo l'arte con la nostra fica creiamo arte con la nostra fica
crediamo nella follia del godimento santità e poesia
siamo il virus del nuovo mondo disordine
che rompe il simbolico dall'interno
sabotatori del grande papà mainframe
il clitoride è una linea diretta con la matrice
VNS MATRIX
terminatori del codice morale
mercenari della melma
scendono sull'altare dell'abiezione
sondando il tempio viscerale parliamo in lingue
infiltrandoci interrompendo disseminando
corrompendo il discorso
siamo la futura fica”

VNS MATRIX, A CYBERFEMINIST MANIFESTO FOR THE 21ST CENTURY

Questo manifesto è una delle opere più significative nella storia delle donne digitali. È l'opera che per la prima volta ha coniato il termine "cyberfemminismo" e ha dato vita a tutto un movimento. Il manifesto espone i principi e gli obiettivi di questo movimento e illustra la relazione tra il corpo femminile, la tecnologia e gli ambienti digitali.

Pur essendo un'opera digitale, poiché è stata pubblicata su internet, è interessante notare che è stata anche realizzata in formato fisico, sotto forma di cartellone itinerante. Il manifesto è stato scritto nel 1991, un anno prima che fosse disponibile un browser adatto alla navigazione sul web. È nato come un semplice volantino formato A4, caratterizzato da un testo circolare inscritto in un motivo vaginale, simbolo del legame tra corpo, sessualità e tecnologia.

https://vnsmatrix.net/projects/the-cyberfeminist-manifesto-for-the-21st-century

Francesca da Rimini ricorda che, in quel periodo, il collettivo si impegnò a distribuire i volantini in giro per la città, incollandoli con una colla fatta in casa e correggendo anche errori ortografici in corso d'opera. Successivamente, il manifesto fu inviato via fax a figure chiave del momento, come Kathy Acker e Sandy Stone, e condiviso su piattaforme digitali di discussione molto in voga all'epoca.

Per attrarre un pubblico più ampio, crearono anche un cartellone da esporre in galleria, con il testo che emergeva da un frammento sferico di DNA, accompagnato da simboli che rimandavano alla natura e alla tecnologia, come l'immagine di un unicorno chimera in una conchiglia.

Per il collettivo, il corpo è strettamente legato al cyberspazio e non è una realtà astratta e disincarnata. La tecnologia non può essere dissociata dalla carne, che deve essere considerata fondamentale. Così, nel manifesto, attraverso un linguaggio corporeo, diretto e provocatorio, viene celebrato il clitoride, la carne, il virus e il desiderio.

William Maggs doing the most to honour the unholy slime. Interpretation of the Cyberfeminist Manifesto for the 21st Century https://www.instagram.com/p/C4EweDVxpaw/?hl=it


La connessione tra Sadie Plant e il collettivo è fondamentale per la nascita del concetto di cyberfemminismo, poiché entrambe hanno coniato e utilizzato questo termine nello stesso periodo, come se fosse inevitabile che questo accadesse e, ancor più, che accadesse proprio in quel momento. Così come per molte invenzioni nella storia, come la macchina a vapore, il concetto di cyberfemminismo sembrava destinato a emergere inevitabilmente.

Le parole chiave di questo manifesto sono legate all'idea del corpo femminile e alla sua sessualità, sfidando provocatoriamente le logiche patriarcali e mettendo in discussione i confini tra sacro e profano, tra puro e impuro. Il termine "fica" non è usato solo in senso sessuale, ma anche come simbolo di potere e resistenza, un atto di sfida alla norma e alla gerarchia tradizionale. Non è un oggetto subordinato e passivo, ma un soggetto attivo che crea, distrugge e altera la realtà. Il corpo femminile viene posto al centro, reinterpretato come fonte di potere e controllo.

“siamo il virus del nuovo mondo disordine
che rompe il simbolico dall'interno
sabotatori del grande papà mainframe terminatori del codice morale
mercenari della melma”

Frasi come "siamo il virus del nuovo mondo disordine" e "rompiamo il simbolico dall'interno" enfatizzano una critica feroce verso le norme e il controllo sociale imposti dalle logiche patriarcali. Il collettivo non intende conformarsi alle regole, ma piuttosto decostruirle, invadendo il sistema come un virus, interrompendo e corrompendo il sistema dall’interno. Il "papà mainframe" rappresenta l'ordine tecnologico maschile, l'autorità che controlla la rete e quindi la nostra vita.

“il clitoride è una linea diretta con la matrice”

Nel manifesto, "il clitoride è una linea diretta con la matrice" suggerisce che il corpo femminile, e in particolare l'organo sessuale, rappresenti una connessione profonda non solo con la spiritualità, ma anche con la tecnologia. VNS Matrix rivendica la fusione di queste dimensioni, apparentemente separate: carne e macchina, corpo e cyberspazio, sensorialità ed esperienza virtuale. La "matrice", in questo contesto, diventa un concetto ampio che include la rete, il mondo digitale e anche la struttura sociale e simbolica che viene interrotta e "corrotta" dal corpo femminile.

Questo manifesto, quindi, si configura come una dichiarazione di guerra, l'inizio di un movimento che sfida e trasforma la realtà sociale, culturale e tecnologica attraverso il corpo femminile.

 

 https://vnsmatrix.net/projects/the-cyberfeminist-manifesto-for-the-21st-century

 

MADRI DIGITALI

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