GENDER-GAP NELLE INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE

LA TECNOLOGIA E' DI TUTTI, MA NON PER TUTTI

LA TECNOLOGIA E' DI TUTTI, MA NON PER TUTTI

Project Image
Project Image
Project Image

Prima di chiarire, a livello statistico, ad oggi l'esistenza del gender gap nelle infrastrutture tecnologiche, ritengo  doveroso sottolineare quanto questo divario uomo-donna sia evidente storicamente in ogni sistema: dal lavoro alla vita sociale, dalla religione alla politica. Il 78% degli studenti nel mondo, ad esempio, non riesce a nominare una figura femminile famosa che abbia lavorato o che lavori nel campo della tecnologia. Inoltre, solo il 5% della popolazione biologicamente identificata come donna ricopre una posizione di leadership nel settore tecnologico. È sorprendente?


 Negare l’esistenza del gender gap nell'arte, nella scienza e nella tecnologia significherebbe ignorare una realtà evidente. Questo divario esiste e si perpetua, alimentato da secoli di condizionamento socio-culturale. Le statistiche confermano che le donne continuano a essere sistematicamente escluse e sottovalutate in settori cruciali, segno di una disuguaglianza che è radicata nella storia stessa della società.

Il monopolio della tecnologia da parte degli uomini è diventata nel tempo un'importante fonte del loro potere, infatti c’è sempre stata l’ideologia che la tecnologia appartenesse all’uomo mentre la natura alle donne.


Project Image
Project Image
Project Image

Niente è più come agli inizi degli anni '90: politica, economia, comunicazione e produzione culturale sono state trasformate profondamente. Il web e le tecnologie hanno dato potere a grandi aziende e gli artisti post-internet, che un tempo facevano net art per curiosità, adesso hanno una visione di mondo disilluso. Ad oggi, i problemi di genere all’interno del mondo tecnologico rimangono irrisolti. I dati mostrano che la presenza femminile nell’informatica e nello sviluppo software è diminuita.

Project Image
Project Image
Project Image

Dagli anni ’80, nelle comunità del software libero, tra gli hacker e nei contenuti open source, la percentuale di donne attive è stimata tra il 2% e l’8%. Questi dati dimostrano come l’appropriazione della tecnologia da parte delle donne, promossa dalla prima generazione di cyberfemministe (di cui parleremo diffusamente nel capitolo successivo), non abbia mai realmente attecchito.

Project Image
Project Image
Project Image

MADRI DIGITALI

MADRI DIGITALI

MADRI DIGITALI

MADRI DIGITALI