LA DECOSTRUZIONE DELL’ARCHETIPO
Per quanto le diciture su Maria di Nazareth nel corso dei secoli abbiano contribuito a rappresentarla come subordinata, la sua figura, anche a livello iconografico, rivela una straordinaria forza emancipativa, diventando un simbolo di potere e determinazione.
Maria sfida il patriarcato: in assenza del suo sì, della sua decisione autonoma, della possibilità di rifiutare o accettare, la storia non si sarebbe compiuta. È attraverso il suo consenso, la sua scelta, che si apre la strada al cambiamento. Il suo sì non è un atto passivo, ma un gesto di libertà e consapevolezza che ribalta le dinamiche di potere e la trasforma in una figura centrale e imprescindibile.
Michela Murgia, intellettuale e scrittrice, ha dedicato sia i suoi testi narrativi sia il suo attivismo alla decostruzione e alla riappropriazione di simboli e archetipi che la storia e il patriarcato ci hanno sottratto e trasformato. Ci insegna a recuperarli, a rileggerli e a renderli strumenti utili per la nostra emancipazione.
In un’epoca come la nostra, il corpo e la femminilità possono diventare terreno di battaglia culturale e possono, anzi devono offrire la possibilità a noi di riscrivere il presente e di immaginare un futuro libero.





