PREMA MURTHY

BINDIGRL(1999)

BINDIGRL(1999)

https://www.thing.net/~bindigrl/index_refresh.html


"Le donne sono difficilmente conosciute nella loro vera luce, anche se possono amare gli uomini,

o diventare indifferenti nei loro confronti; può dare loro gioia,

o abbandonarli; o estrarre da loro tutta la ricchezza che possiedono."

Il Kama Sutra di Vatsayana

Prema Murthy, con la sua creazione digitale Bindigirl, ci invita a una profonda riflessione sulla complessità dell'identità femminile nell'era digitale. Attraverso l'avatar di Bindi, l'artista ci mostra come il corpo femminile sia diventato un campo di battaglia, un terreno conteso tra rappresentazioni coloniali, desideri individuali e potere tecnologico.

Il focus di BindiGirl è la pornografia web, in particolare sulla figura della donna sud-asiatica in contesti pornografici amatoriali.  

P.Murthy ha creato un finto sito web pornografico per affrontare le dinamiche culturali del cyberporno, utilizzando una satira pungente per criticare l'industria pornografica orientata al consumo occidentale. Bindigirl sposta l'attenzione sulla condizione di genere ed etnia, evidenziando come quest'ultima aggravi le già profonde disuguaglianze affrontate dalle donne.

Bindi, un'ibrida tra esotico ed erotico, è l'avatar dell'artista stessa, come dichiarato in un'intervista per Rhizome:

“Bindi è il mio avatar. Non solo è il mio alias nel mondo virtuale, ma un gioco di parole che in India significa incarnazione di una divinità indù, l'incarnazione di un archetipo. In questo caso è l'incarnazione dell'archetipo "dea/puttana" che è stato storicamente utilizzato per semplificare l'identità delle donne e il loro ruolo di potere nella società.”

Murthy critica apertamente la religione, in particolare quella indiana, evidenziando come essa perpetui disuguaglianze di genere piuttosto che promuovere una comprensione culturale più profonda. Il desiderio umano, universale e potente, diventa il motore che guida sia l'interazione tecnologica che la costruzione dell'identità. Attraverso Bindigirl, l'artista analizza questa dinamica per denunciare l'oggettificazione del corpo femminile e il capitalismo digitale, rivelando come il desiderio sia alla base del nostro rapporto con la tecnologia.



 Christopher L. McGahan Racing Cyberculture: Minoritarian Art and Cultural Politics (2013)

MADRI DIGITALI

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